La
Storia
Il 7 luglio 1796 i cittadini Bernardoni e Giusti, rappresentanti di un gruppo di giovani nobili e borghesi che volevano diffondere gli ideali della rivoluzione francese attraverso il teatro, ricevono l’autorizzazione ufficiale dalla Repubblica Cisalpina alla loro attività di dilettanti drammatici e uno spazio adeguato dove allestire sistematicamente rappresentazioni per un pubblico numeroso: nasce a Milano, nel teatrino del Collegio dei Nobili, quella che allora si chiamava “scuola di declamazione”.
Quando il teatrino torna alle sue funzioni scolastiche, il gruppo, entusiasticamente denominatosi Teatro Patriottico, ne ha in cambio la chiesa sconsacrata dei SS. Cosma e Damiano, situata in quella che prenderà il nome di via Filodrammatici. La chiesa viene in seguito trasformata in teatro con il contributo del Canonica, del Piermarini e del Pollack, e la nuova sala viene inaugurata il 12 dicembre 1800.
Nel 1805, infine, quando il Teatro Patriottico si trasforma definitivamente in Accademia dei Filodrammatici, viene istituita ufficialmente anche la Scuola d’arte drammatica, che avrà per tutto l’Ottocento maestri prestigiosi, da Francesco Augusto Bon ad Alamanno Morelli, da Giovanni Ventura, che dell’Accademia era stato anche allievo, a Giuseppe Giacosa.
L’attività del teatro dell’Accademia, nel quale si alternano attori di grande fama, consente un’osmosi assolutamente rara fra palcoscenico e scuola, perfeziona gli appassionati dilettanti e addestra nuovi attori per le compagnie professionali. Si può quindi considerare la prima scuola d’arte drammatica in Italia.
Nel 1885 il teatro viene completamente rinnovato al suo interno e dotato di illuminazione elettrica. Quell’anno segna una svolta fondamentale: l’Accademia riserva per sé la sala una volta alla settimana, per le esercitazioni degli allievi e per le sere dei saggi finali, ma per il resto del tempo il teatro ospita compagnie di giro (presenze costanti la Duse e Angelo Musco) e diventa sede di una compagnia stabile. Nell’autunno del 1888 Giuseppe Giacosa assume la direzione della scuola, le discipline previste sono: lettura ad alta voce e recitazione, storia del teatro e del costume, contegno, ballo e scherma (riservata questa ai soli allievi maschi).
La seconda guerra mondiale sospende ogni attività e nell’agosto del 1943 un’incursione aerea distrugge gran parte dell’edificio.
La ricostruzione viene affidata a Luigi Caccia Dominioni e, alla riapertura nel 1947, Dora Setti ed Esperia Sperani danno nuovo impulso alla scuola.
Il 1970, infine, vede la riapertura anche del teatro.
“L’Accademia dei Filodrammatici di Milano, iniziata nel 1796 e costituita nel 1798 sotto la denominazione di Teatro Patriottico, ha per oggetto di favorire lo sviluppo dell’arte e della letteratura drammatica con corsi di studio, rappresentazioni e premi.”
L’Accademia dei Filodrammatici è oggi un’Associazione legalmente riconosciuta, iscritta al registro delle persone giuridiche, che provvede con mezzi propri alla sua gestione e come istituzione privata e indipendente offre ai giovani aspiranti attori una formazione pratica e teorica per affrontare il mondo dello spettacolo. Dal 2011 gestisce direttamente il Teatro Filodrammatici.
Col passare degli anni organizzazione e discipline vengono via via rinnovate con un’attenzione sempre costante a come mutano la funzione e la fisionomia del teatro, e nella fedeltà allo spirito, mai cambiato nel corso di una vicenda secolare, del primo articolo dello Statuto:
“L’Accademia dei Filodrammatici di Milano, iniziata nel 1796 e costituita nel 1798 sotto la denominazione di Teatro Patriottico, ha per oggetto di favorire lo sviluppo dell’arte e della letteratura drammatica con corsi di studio, rappresentazioni e premi.” L’Accademia è oggi retta da un consiglio di soci così composto:
* Presidente: Antonio Sormani di Missaglia
* Vicepresidente: Carlo Marietti Andreani
* Consigliere Segretario: Mariantonietta Paveri Fontana
* Sovrintendente: Antonia Chiodi
* Consiglieri: Alessandro Arborio Mella, Enrico Gambarè, Donella Giacotti, Bona Orlando Borromeo Arese, Francesco Orombelli, Marina Robecchi Puerari I membri del Consiglio vengono nominati dall’Assemblea dei Soci.
Soci onorari furono, tra gli altri, Vincenzo Monti, Alessandro Manzoni, Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi, Eleonora Duse e Gabriele D’Annunzio.
La direzione della scuola è affidata a Antonia Chiodi con la collaborazione di Donella Giacotti e Alberica Archinto.